Jüdisches Museum Hohenems
A casa nella diaspora

Il museo ebraico di Hohenems ricorda la comunità ebraica di Hohenems e i suoi molteplici contributi allo sviluppo della regione Vorarlberg e della zona alpina. Si occupa della realtà attuale dell’ebraismo in Europa, tra diaspora e migrazione. In questo arco temporale si colloca la fine della comunità ebraica di Hohenems, segnata dalla storia regionale del nazionalsocialismo, dall’antisemitismo, dall’espulsione e dalla deportazione. Lungo queste fratture della storia regionale e mondiale, il museo si dedica all’analisi dei destini individuali e cura le relazioni con i discendenti delle famiglie ebraiche di Hohenems in tutto il mondo.

Il museo offre un regolare programma di esposizioni temporanee e un ampio ventaglio di iniziative. All’interno di Villa Heimann-Rosenthal, costruita nel 1864, è allestita la mostra permanente che documenta gli oltre tre secoli di storia della comunità ebraica di Hohenems, fino alla sua distruzione nel periodo nazista.

Un sistema di audioguide e postazioni video in lingua tedesca, inglese e francese presenta esperienze individuali nel contesto di una storia europea di migrazione, di relazioni transnazionali e di intrecci. I giovani visitatori, a partire dai 6 anni, possono visitare una mostra a loro dedicata con storie a cura di Monika Helfer e sagome di Barbara Steinitz.

Per i gruppi che ne fanno richiesta il museo organizza anche visite in lingua italiana alle esposizioni, al quartiere ebraico di Hohenems e al cimitero ebraico.

La Caffetteria del museo – Società di lettura dal 1813
La caffetteria del museo rappresenta, sia per i visitatori che per i clienti abituali, un attivo punto di incontro e di ristoro davanti ad una tazza di caffè, di tè, ad un bicchiere di vino kosher o ad una fetta di torta nuziale (secondo una ricetta  tramandata attraverso una lettera d’amore del 1675 conservata in museo). I visitatori trovano in caffetteria anche una grande varietà di giornali e riviste.

Quartiere ebraico e cimitero ebraico – Ieri ed oggi
Nei secoli due sono state le strade che hanno caratterizzato la più giovane città della valle renana del Vorarlberg: la via dei cristiani e la via degli ebrei. Fino ad oggi è qui conservato uno dei più completi patrimoni della vita ebraica in Europa.

La sinagoga, requisita nel periodo nazista e utilizzata come stazione dei pompieri dal 1954, è stata oggi parzialmente restaurata e ospita una scuola di musica e una sala per eventi culturali. Lo straordinario patrimonio culturale è costituito dall’unico storico Mikveh (bagno rituale) conservato in Austria, dalla ex scuola ebraica (nel cui edificio ha oggi sede il ristorante Moritz, in ricordo di Moritz Federmann che diresse  la scuola per un lunghissimo periodo), dalla ex casa per poveri ebraica, dalla prima caffetteria del Vorarlberg, dalle ville borghesi degli mercanti di corte (gli Hoffaktoren), dei commercianti e degli industriali, nonché dalle semplici case in legno degli artigiani, dei servitori e dei venditori ambulanti.

I visitatori del museo ebraico possono anche conoscere il cimitero ebraico, risalente al XVII secolo e situato nella parte sud della città. Attraverso matrimoni e migrazioni gli ebrei di Hohenems si sono stabiliti in diversi Paesi dell’Europa e poi in tutto il mondo. Ma il loro legame con Hohenems non si è mai del tutto spezzato.

Oggi gli ebrei originari di Hohenems considerano il museo come archivio e luogo depositario delle loro memorie. Vengono regolarmente organizzati incontri con i discendenti e una banca dati genealogica ha consentito al museo di stabilire una rete di contatti con le famiglie degli eredi degli ebrei di Hohenems in tutto il mondo.